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Lo scrive su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà
9 gennaio 2020 –
“Raggiunta la quadra sulla legge elettorale.
Il punto di partenza è un proporzionale con soglia di sbarramento al 5%.
Per questo risultato ringrazio le forze di maggioranza che hanno lavorato al tavolo per la
stesura del ddl.
Col confronto in Aula supereremo le riserve rimaste”. Lo scrive su Twitter il ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.
“Non facciamo barricate”.
Così fonti di Articolo Uno specificano all’Adnkronos l’atteggiamento rispetto alla proposta che
verrà depositata giovedì dal presidente della Affari costituzionali Giuseppe Brescia.
Una posizione più dialogante rispetto agli ex Sel, attualmente uniti insieme ad Articolo Uno in
Leu, e che sarebbe emersa anche nella riunione sulla legge elettorale, a quanto viene riferito.
“Vedremo la proposta di Brescia e ci ragioneremo” è stata infatti la valutazione all’Adnkronos
del capogruppo alla Camera, Federico Fornaro, di Art.1.
Tutt’altro tono invece da Loredana De Petris:
“Sulla soglia del 5% daremo battaglia”.
E aggiunge:
“E’ un grave errore non aver ricercato con maggiore pazienza l’intesa nella maggioranza,
scegliendo invece una forzatura sulla base, evidentemente, dell’accordo
tra Zingaretti e Di Maio sulla soglia al 5%.
Ma le forzature, in una materia così importante e delicata, non hanno mai portato
bene”.
PD-M5S –
“Consideriamo l’iniziativa annunciata dal presidente Brescia un fatto positivo” hanno affermato
Dario Parrini, capogruppo Pd Commissione Affari Costituzionali del Senato, Anna Macina,
capogruppo M5S Commissione Affari Costituzionali Camera, Marco Di Maio, capogruppo Italia Viva
Commissione Affari Costituzionali del Senato, e Gianclaudio Bressa, capogruppo Autonomie
Commissione Affari Costituzionali del Senato.
“La soluzione di agire sulla legge elettorale vigente adottando un sistema proporzionale con
soglia di sbarramento nazionale al 5% – osservano da Pd, M5S, Italia Viva e Autonomie – è una
base su cui avviare il confronto in Parlamento per arrivare a un consenso ampio su regole di
voto utili a ridurre la frammentazione e a favorire la formazione di maggioranze di governo”.
ITALIA VIVA –
Dopo la riunione, fonti di Italia Viva sottolineano che c’è un giudizio positivo sull’ipotesi
di una legge elettorale proporzionale con soglia nazionale al 5%.
C’è invece contrarietà rispetto a quello che viene definito diritto di tribuna, ma che rischia
di non essere altro se non un modo di bypassare la stessa soglia del 5% e, dunque, di riportare
a una frammentazione del quadro politico.
LEGA –
“La Lega è per il maggioritario, come in Gran Bretagna: chi vince governa stabilmente, senza
giochini di palazzo e ribaltoni.
Speriamo che nessuno tolga agli italiani il diritto di votare il referendum su questo” fanno
sapere dalla Lega.
Per Europa Federale
Marco Fumagalli
Responsabbile alle P.R.
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