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09 giugno 2025 UN FALLIMENTO CON SPERPERO DI DENARO PUBBLICO

L'affluenza ai referendum di oggi è stata sorprendentemente bassa, con un dato nazionale del 7,4% alle ore 12, alle ore 22,00 15/45%. Lunedì circa il 30% Questo potrebbe avere conseguenze significative sia sul risultato del voto che sul panorama politico italiano. Landini, Schlein, Conte e Fratoianni/Bonelli hanno FALLITO.
Implicazioni della bassa affluenza - 1. Quorum a rischio – Perché il referendum sia valido, è necessario che almeno il 50% più uno degli aventi diritto voti. Con questi numeri, il raggiungimento del quorum appare estremamente difficile.
2. Disaffezione verso il referendum – Il calo della partecipazione rispetto a referendum precedenti suggerisce una crescente disillusione degli elettori verso questo strumento di democrazia diretta.
3. Differenze territoriali – L'affluenza è più alta nelle regioni del Centro-Nord (oltre l'8%), mentre nel Mezzogiorno è molto più bassa, con alcune province sotto il 4%.
4. Influenza politica – Nei comuni dove il centrosinistra è tradizionalmente forte, l'affluenza è più alta (oltre il 9%), mentre nei territori dove il centrodestra ha ottenuto buoni risultati in passato, la partecipazione è inferiore.
5. Effetto sui quesiti – I cinque quesiti referendari riguardano temi cruciali come il Jobs Act, la sicurezza sul lavoro e la cittadinanza. Tuttavia, la scarsa affluenza potrebbe vanificare il tentativo di modificarne le normative. Se la tendenza non cambia nelle prossime ore, il referendum rischia di non avere alcun impatto legislativo.
Il quinto quesito referendario riguarda proprio la riduzione del periodo di residenza necessario per ottenere la cittadinanza italiana, passando da 10 a 5 anni. Questo tema ha suscitato un ampio dibattito politico e sociale, con posizioni contrastanti tra chi sostiene che la misura favorisca l'integrazione e chi teme che possa indebolire i criteri di naturalizzazione. Secondo i promotori, il dimezzamento dei tempi rappresenterebbe un atto di giustizia per chi vive e lavora in Italia da anni, contribuendo alla società senza godere dei pieni diritti civili e politici. Inoltre, si avvicinerebbe agli standard di altri Paesi europei e faciliterebbe l'integrazione degli stranieri. D'altra parte, i critici sostengono che l'Italia sia già tra i Paesi più generosi nella concessione della cittadinanza e che una riduzione dei tempi potrebbe compromettere il processo di integrazione culturale. L'affluenza alle urne sarà determinante per capire se il referendum avrà un impatto concreto. L'affluenza estremamente bassa sembra indicare che una parte significativa dell'elettorato ha scelto di non partecipare, forse per mancanza di interesse o per un chiaro segnale politico. Quando il quorum non viene raggiunto, il messaggio che emerge è spesso quello di un disaccordo con il referendum stesso, piuttosto che una posizione neutrale. Il costo delle consultazioni referendarie è sempre un tema di dibattito: organizzare un voto a livello nazionale comporta spese significative per la logistica, la comunicazione e la gestione delle urne. Questo aspetto è stato criticato in passato, specialmente per referendum che hanno registrato una bassa partecipazione, come quello del 2016 sulle trivelle. Se questa scelta dell'elettorato fosse effettivamente motivata dalla percezione di un referendum strumentale, potrebbe avere conseguenze politiche per le forze che lo hanno promosso. Maurizio Landini e i promotori del referendum hanno puntato molto sulla partecipazione popolare, dichiarando che il raggiungimento del quorum sarebbe stato fondamentale per il successo dell'iniziativa. Tuttavia, con l'affluenza molto bassa registrata finora, il referendum rischia di non avere alcun impatto legislativo. Landini ha sottolineato che l'obiettivo principale era cancellare leggi considerate dannose per il lavoro e la cittadinanza, e ha ribadito che la battaglia per questi temi continuerà indipendentemente dall'esito del voto. A differenza di Matteo Renzi, che nel 2016 aveva legato il suo futuro politico al risultato del referendum costituzionale, Landini non ha fatto dichiarazioni simili riguardo a un eventuale passo indietro.
Se il quorum non verrà raggiunto, sarà interessante vedere come i promotori del referendum, Landini, Schlein, Conte, Renzi, Fratoianni/Bonelli, reagiranno e quali strategie adotteranno per portare avanti le loro battaglie politiche.
Penso che, con la faccia che si ritrovano, faranno finta di nulla, come nel loro stile.
Senza offesa per nessuno, come un detto popolare: “faccia di culo sono e faccia di culo restano”.
Trej Giuseppe
Presidente

Il fallimento della Sinistra, un campo largo senza idee, Perché i referendum asfalteranno il Campo largo Tutti gli scenari post referendum per i partiti. Estratto da Appunti di Stefano Feltri. 8 Giugno 2025 09:20
Ascolta questo articolo ora... Perché i referendum asfalteranno il Campo largo.

È sempre più evidente che il referendum dell’8-9 giugno ha assunto una rilevanza politica molto superiore all’impatto concreto e, quel che è più interessante, a prescindere dal raggiungimento del quorum.
La rilevanza maggiore è all’interno dell’opposizione, per definire i rapporti di forza attuali, ma forse addirittura per stabilire chi governerà l’Italia in caso di sconfitta del centrodestra nel 2027.
Il referendum, insomma, è una specie di primaria aperta a tutti, con alcuni vantaggi: nelle primarie tradizionali è difficile portare gli elettori a votare, il bacino di riferimento è relativamente piccolo, iscritti e simpatizzanti molto motivati.
Una primaria per via referendaria può contare su un’organizzazione capillare, fatta direttamente dal ministero dell’Interno, e su un’affluenza sicuramente maggiore, anche nel caso non si raggiungesse il quorum del 50 per cento degli aventi diritto più uno.
Ma primaria per cosa?

Primarie di un FALLIMENTO.


 
 
 
 

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