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08 gennaio 2017 COSA CI PORTA IL NUOVO ANNO?




Il nuovo anno porta qualche novità nello scenario politico.

I 5 stelle dopo tante parole hanno iniziato a fare i conti con la gestione del “potere” si sono accorti che c’è un’enorme differenza tra lo sparare sentenze essendo all’opposizione ed il doversi difendere dai continui “casini” per colpe vere o presunte che siano.

Ora tutti i partiti all’opposizione possono fare leva sulle collusioni che hanno portato all’elezione della Raggi, persona che non so se definire ingenua o coraggiosa.

Forse però, venendo dal mondo Previti, è più logico ipotizzare che lo abbia fatto per opportunismo che per il bene della città di Roma.

Adesso deve fare i conti con trafficoni ed intrallazzatori che hanno sostenuto il candidato 5 stelle e che ora reclamano il loro compenso, hanno reclamato un posto di comando (ovvero un posto dal quale gestire appalti e movimenti di capitali).

Peccato che qualcuno di loro, forse solo la punta dell’iceberg, è già finito tra le maglie della giustizia e rischia di trascinare a fondo anche la sindaca Raggi per la quale è facile ipotizzare noie giudiziarie.

Per ovviare alle conseguenze che questo avrebbe portato, Grillo ed i suoi adepti, hanno ben pensato di modificare il loro regolamento (quello dei 5 stelle) e permettere al loro castello di aria fritta di non crollare sotto il peso della vita vera e delle azioni giudiziarie.

Per evitare che la Raggi possa essere estromessa con inimmaginabili conseguenze di credibilità del movimento, che sembra già in discesa a rotta di collo, hanno deciso che in caso di guai giudiziari non ci saranno più espulsioni automatiche, saranno messe ai voti e, comunque andranno le votazioni sarà un pregiudicato (il sig. Grillo) ad avere l’ultima parola.

Non vi sembra strano che ci sia stato questo cambiamento di parametro?

Temo purtroppo che, come già avevamo ipotizzato più volte, il movimento 5 stelle serva a raggiungere gli scopi di Grillo ed ora che finalmente le televisioni sono tornate a dargli spazio non vuole ritornare nell’anonimato, nonostante i soldi accumulati vuole essere al centro dell’attenzione e della gestione del potere per comandare, mi ricorda tanto un certo Cavaliere sul quale il comico si è scagliato con molte definizioni al limite della deficienza ed ora non lo sta eguagliando ma ha di molto superato ogni più volgare aspettativa.

Per restare alla corte di Grillo bisogna essere col cervello sconnesso, lui pensa per tutti e … guai a lamentarsi.

Una chiave di lettura forse un po’ forzata ma… c’è da rifletterci


Per Europa Federale
Marco Fumagalli



 
 
 
 

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